- Abbiamo la necessità di riqualificare un patrimonio immobiliare in buona parte vetusto ed energivoro per migliorare qualità e comfort delle nostre abitazioni e per dare risposte a nuove priorità come la povertà energetica e la riduzione dei consumi, oltre ad affrontare questioni di grande importanza come la sicurezza e la staticità degli edifici;
- Oggi possiamo e dobbiamo avviare un processo virtuoso e sostenibile di rigenerazione urbana, senza consumo di suolo, che possa anche aiutare il settore delle costruzioni che, dalla metà del 2007, ha subito un forte tracollo;
- Ricordiamoci che l’edilizia è uno dei motori principali della nostra economia: un rilancio del settore, secondo principi di sostenibilità, determinerebbe importante ricadute per l’intero sistema Paese;
La riqualificazione energetica degli edifici è un tema importante nelle politiche sviluppate dal Movimento 5 stelle, e oggi è presente nelle strategie dell’Esecutivo;
- Il tema è ribadito nel contratto di Governo ed è presente nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima al 2030 che attribuisce un ruolo di grande importanza alla decarbonizzazione dello stock immobiliare italiano, prevedendo misure rivolte, appunto, alla Deep renovation di edifici e interi quartieri;
- alla riqualificazione, con misure di sostegno e un’adeguata programmazione, si rende necessario per due ordini di motivi:
- In primo luogo, perché il nostro patrimonio immobiliare, come vedremo a breve nel dettaglio, in buona parte è di vecchia concezione. Quindi c’è la necessità di mettere mano allo stock immobiliare sia per questioni di efficienza energetica sia per questioni di sicurezza e staticità;
- In secondo luogo, un approccio di sistema, con misure di sostegno, è necessario per la particolare struttura della proprietà immobiliare, eccessivamente frammentata, che rende, come vedremo, particolarmente complessi gli interventi sull’intero corpo dell’edificio;
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