COVID, interrogazione Vallascas (M5s) sulla carenza di ossigeno: «Quali iniziative adotterà il ministero per garantire le forniture necessarie?»
«Quali iniziative adotterà il ministero della Salute per garantire la fornitura di ossigeno medicale per le cure ospedaliere e domiciliari e per affrontare l’emergenza delle ultime settimane?».
È quanto chiede il deputato del Movimento 5 stelle, Andrea Vallascas, in un’interrogazione al Ministro della salute in merito all’allarme lanciato in queste settimane dai farmacisti italiani sulla carenza di ossigeno medicale, con particolare riguardo all’insufficiente dotazione di bombole e contenitori per trasporto e stoccaggio.
«Con il picco dei ricoveri nelle strutture sanitarie e con la necessità di garantire l’ossigenoterapia a domicilio – spiega Vallascas –, in queste settimane si è ripresentata l’emergenza della carenza di ossigeno, così come era già accaduto la scorsa primavera, quando, in alcune aree del Paese, il fabbisogno era aumentato del 600 per cento».
«Il problema – prosegue – non è la mancanza di ossigeno, ma di bombole. Perché la produzione di contenitori per il trasporto e lo stoccaggio di gas medicali è dimensionata per affrontare l’impennata di richieste che ci sono stata con la pandemia. Se in condizioni di normalità, servivano tre milioni di bombole all’anno per trasportare circa 90 milioni di litri di ossigeno e assistere 125mila pazienti in ossigenoterapia, oggi, come abbiamo visto, è di gran lunga maggiore».
«Una strada da percorrere – aggiunge – è di incentivare la produzione di bombole, visto, tra l’altro, che nel nostro Paese è attiva una delle poche aziende al mondo che produce contenitori per gas medicale, azienda già autorizzata la primavera scorsa a proseguire la produzione durante il lockdown».
«Inoltre – conclude Vallascas –, indipendentemente dalla pandemia, è necessario verificare il fabbisogno reale e ottimizzare la distribuzione, verificando, tra l’altro, se sia vero che la carenza di bombole sia stata aggravata anche dalla tendenza delle famiglie a non restituirle una volta non più necessarie».
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