«Il Governo si impegni a varare misure urgenti per salvare le imprese sarde che rischiano di chiudere a causa della pandemia. Il COVID ha accentuato il divario tra le economie delle regioni, colpendo maggiormente le micro e piccole aziende del Mezzogiorno dove si registrano i dati più alti in Italia sull’indebitamento e sul rischio default. E oggi la Sardegna si trova al terzo posto tra le regioni in cui le imprese danno meno certezze ai creditori».
È quanto afferma il deputato Andrea Vallascas (L’Alternativa c’è) in un’interrogazione ai Ministri dell’economia e delle finanze, dello sviluppo economico e del Sud in merito alle stime che emergono dal rapporto CERVED dell’indebitamento e sul rischio di default delle imprese italiane.
«Dal rapporto – spiega Vallascas – non emerge solamente un indebitamento raddoppiato, una svalutazione del rating e un aumento delle società a rischio. Ma viene confermata soprattutto la natura “asimmetrica” della crisi che ha avuto effetti diversi a seconda dei settori produttivi, delle dimensioni delle imprese e della distribuzione geografica».
«La pandemia – aggiunge – ha accentuato il divario tra regioni del Paese con percentuali di indebitamento e rischio fallimento delle aziende più alte nel Mezzogiorno con una maggiore vulnerabilità delle microimprese e delle piccole società. In questo contesto è allarmante il dato sulla Sardegna che, con il 26,2 percento di realtà a rischio default, è al terzo posto dopo il Molise (26,8%) e la Calabria (28%), mentre le imprese che danno più certezze di continuità si trovano in Friuli-Venezia Giulia, Veneto e Trentino-Alto Adige».
«Sono dati – prosegue – che destano grande preoccupazione per le conseguenze anche sociali che gli effetti della crisi possono avere sulla sopravvivenza di molte realtà produttive e sul piano dell’occupazione. Un aspetto accentuato dal fatto che la crisi colpisce le piccole realtà produttive meno attrezzate per fronteggiare le situazioni di emergenza, in un contesto in cui il nostro tessuto produttivo, in particolare in Sardegna, si caratterizza per la prevalenza di micro e piccole imprese».
«Per evitare – conclude Vallascas – che questa situazione possa deflagrare con effetti drammatici sul tessuto produttivo e inaccettabili costi sociali, sono necessari urgenti interventi strutturali, con adeguate risorse economiche, in grado di superare l’estemporaneità e l’incertezza delle politiche dei bonus e dei ristori».
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