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Si risponde all’atto di sindacato ispettivo riscontrando quanto segue.
Una revisione della missione della governance dell’Enea, da troppo tempo commissariata, dovrà mettere a disposizione del sistema delle imprese e della PA servizi e competenze qualificati nell’ambito della ricerca, anche applicata, dell’innovazione tecnologica e dell’efficienza energetica.
In particolare, è necessario semplificare la definizione degli indirizzi per il funzionamento dell’Agenzia: attualmente, si sottolinea che la normativa prevede l’emanazione di un decreto del Ministro dello Sviluppo economico, subordinato al concerto di altri quattro Ministri e all’acquisizione del parere delle Commissioni parlamentari competenti.
Il Ministero sarà promotore di una modifica normativa preordinata ad introdurre un modello ordinamentale semplificato per valorizzare il patrimonio di competenze dell’ENEA finalizzato allo sviluppo del sistema Paese nell’ambito della ricerca e dell’innovazione tecnologica.
Il Ministero dello sviluppo economico fa presente che l’ENEA continuerà ad avere un ruolo centrale per il conseguimento degli obiettivi definiti nella Strategia Energetica Nazionale, sia perché la ricerca e l’innovazione sono decisive per la realizzazione delle politiche europee in ambito clima-energia, sia perché ENEA è un importante centro di ricerca internazionale in materia di energia.
Peraltro, nella relazione tecnica allo schema del D.Lgs sull’efficienza energetica recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, emerge come venga assegnato all’ENEA un ruolo chiave nella riqualificazione energetica degli immobili, con attività di programmazione, informazione, assistenza tecnica e di monitoraggio e controllo.
Si conferma inoltre la piena consapevolezza della necessità di attuare il riordino dell’ente previsto dalla legge n. 99/2009, il cui rallentamento negli ultimi mesi è da imputare a quanto ho premesso e a una complessa riorganizzazione del Ministero dello Sviluppo Economico, peraltro, in corso di attuazione.
La riorganizzazione scientifica dell’ENEA,sarà orientata prioritariamente all’attuazione della Strategia Energetica del Paese, evitando la dispersione delle attività su temi strategicamente meno rilevanti e in un’ottica di razionalizzazione complessiva del sistema della ricerca, al fine di evitare potenziali sovrapposizioni con altri enti pubblici di ricerca. Tuttavia, non si condivide la lettura degli interroganti nel separare attività “energetiche” ed attività “extra-energetiche”, in quanto ciò farebbe perdere sinergie e capacità di azione alla ricerca italiana.
Si aggiunge infine che non si condivide quanto detto dagli interroganti alla lettera f, in quanto le attività di Enea non possono essere confuse con quelle affidate all’organismo per la sicurezza nucleare, che comunque il Governo ha già individuato in ISIN – struttura costituita in ambito ISPRA. Enea, è bene ricordare, è uno dei soggetti regolati da tale organismo responsabile della sicurezza, a causa dei materiali nucleare detenuti, e dunque non può essere regolatore nella stessa materia.
fonte: www.andreavallascas.it
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