INTERROGAZIONE
Al Ministro dello Sviluppo Economico
Per sapere – premesso che:
In ottemperanza all’articolo 63, comma 1, della deliberazione 111/06 dell’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico, «Entro il 31 ottobre di ciascun anno Terna predispone e pubblica sul proprio sito internet l’elenco degli impianti essenziali per la sicurezza del sistema elettrico valido per l’anno solare successivo»;
Secondo l’articolo 3, comma 11, della legge 2/09, è considerato impianto di produzione essenziale quello «in assenza del quale, anche in ragione delle esigenze di manutenzione programma degli altri impianti di produzione e degli elementi di rete, non sia possibile, nell’anno solare successivo, assicurare adeguanti standard di gestione in sicurezza del sistema elettrico»;
In uno scenario complesso, caratterizzato da una molteplicità di soggetti, tra produttori e consumatori, il regime di essenzialità consente a Terna, nell’ambito dell’attività di controllo e monitoraggio dei flussi di energia, di intervenire tempestivamente al fine di garantire un costante equilibrio tra produzione e fabbisogno di energia richiesto;
Per l’anno 2016, Terna S.p.A. avrebbe annunciato l’intenzione di revocare il regime di essenzialità a tre dei quattro impianti di produzione dislocati in Sardegna che sino ad oggi erano considerati essenziali;
Secondo quanto annunciato, gli impianti di Portovesme, Fiume Santo e Ottana non sarebbero più necessari per garantire la sicurezza della rete elettrica, mentre il solo che rientrerebbe nel regime di essenzialità sarebbe quello di Assemini;
Rimodulazione del regime di essenzialità è destinato inevitabilmente a determinare una riduzione, anche considerevole, dell’apporto di energia oggi fornita dagli impianti di Portovesme, Fiume Santo e Ottana;
La rete elettrica della Sardegna è connessa con la rete nazionale attraverso i due cavi sottomarini SAPEI (Sardegna Penisola Italiana) e SACOI (Sardegna Corsica Italia);
La revoca del regime di essenzialità per tre delle quattro unità di produzione essenziali della Sardegna desta notevoli perplessità e preoccupazioni in merito alla capacità del sistema elettrico della Sardegna, e in particolare dei due cavi sottomarini e della centrale di Assemini, di garantire requisiti di stabilità e sicurezza.
Quali sono le valutazioni tecniche che hanno portato Terna S.p.A. alla revoca del regime di essenzialità sino ad oggi riconosciuto agli impianti di produzione di Fiume Santo, Portovesme e Ottana.
Se ritenga la presenza dei cavi sottomarini Sapei e Sacoi e il riconoscimento del regime di essenzialità al solo impianto di produzione di Assemini strumenti sufficienti a garantire i requisiti di stabilità e sicurezza della rete elettrica della Sardegna, nonché gli approvvigionamenti necessari in caso di riduzione improvvisa della produzione o della tensione.
Quali iniziative intenda adottare per evitare che la rimodulazione del regime dell’essenzialità possa avere ripercussioni negative sulla qualità del servizio elettrico offerto a cittadini e imprese della Sardegna.
RISPOSTA IN COMMISSIONE
Andrea Vallascas
Fonte www.andreavallascas.it
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