La generazione FOODORA

da | 10/01/2017 | Articoli | 0 commenti

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La generazione FOODORA: i nuovi schiavi nei campi di cotone 2.0

Eccoli i giovani “competitivi” quelli che costano 3,00 euro a consegna, con le loro biciclette portano il cibo a domicilio. I giovani di FOODORA non somigliano a quelli cool della Leopolda, ed essendo un po’ “sfigati” non interessano al Governo. Eppure sono scesi in piazza contro la start up tedesca, che bene ha capito quanto convenga investire in Italia. Non interessano, al Governo, nemmeno i giovani e adulti, che nel meridione affollano i centri Caritas e che hanno superato percentualmente gli extracomunitari.
E per i giovani, il vero nervo scoperto del Paese, nemmeno una parola nella Legge di Stabilità, che ha l’ambizione berlusconiana di dare la felicità a tutti (ancora priva di testi e tabelle che ne dimostrino l’attendibilità) solo per un Sì. A loro Renzi ci ha già pensato, con il sistema dei voucher (straordinario sotterfugio statistico: lavori un’ora alla settimana? Non sei più disoccupato) che ha sostituito diverse forme contrattuali ben più dignitose. Con il Jobs Act, che a fronte di ingenti investimenti, si è rivelato il più grande flop renziano e ha siglato la definitiva scomparsa del contratto a tempo indeterminato, quello vero.
Nello storytelling renziano i problemi di casa nostra sono la polvere da mettere sotto il tappeto per non offuscare l’immagine del Paese delle meraviglie. Anzi il Premier, per non interrompere il clima di “positività”, intima: «basta retorica della fuga dei cervelli! bisogna  essere attrattivi». Qualcuno mi può spiegare cosa significa?
 Articolo pubblicato su Cagliaripad.it il 21 Ottobre 2016

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