La grande abbuffata: il business dell’ immigrazione. Chi piange e chi ride
Comunità messe a dura prova da scelte spesso inopportune e non condivise. Nessuna volontà da parte del Governo, attraverso i prefetti, di mettersi al tavolo e mediare con le amministrazioni locali. Per gli immigrati, condizioni di vita non proporzionate alle risorse stanziate. Sono l’evidente segno di uno dei più gravi fallimenti del Governo Renzi.
Attorno al fenomeno dei flussi migratori dai Paesi terzi, si sta sviluppando in modo sempre più strutturato un sistema criminale, che degli immigrati fa una “merce”, inaugurando la tratta 2.0, utile a saziare gli appetiti di molti professionisti delle emergenze, che vedono in questo fenomeno drammatico una fonte di profitto. Come ci insegna l’inchiesta Mafia Capitale, il malaffare ha fatto dell’emergenza un vero e proprio Eldorado. Il Governo rinuncia a stabilire regole certe, affida l’accoglienza ai privati, chiunque essi siano, tanto che girano i nomi di cooperative già coinvolte nell’inchiesta Mafia Capitale, spesso senza una selezione e un controllo oculato.
Gli immigrati vengono accolti in strutture talvolta prive dei requisiti di legge, le cooperative non hanno l’obbligo di rendicontare le spese, cosa che si traduce spesso in una odiosa forma di parassitismo. Si mescolano i drammi legati alle povertà degli italiani e degli immigrati, e si genera un pericoloso terreno di scontro. La politica promuove il sistema dell’emergenza e fa la fortuna degli speculatori, lasciando sul campo il dramma dell’esclusione: italiani e immigrati nello stesso girone dantesco e nessuna soluzioni
fonte https://www.andreavallascas.it/il-business-dell immigrazione/
pubblicato su Cagliaripad il 4 novembre 2016
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