ROMA, 21 marzo 2014 – “Ci stiamo avvicinando a una tornata mastodontica di nomine di vertice nelle società controllate direttamente o indirettamente dallo Stato. Si tratta di circa 350 posti da occupare nei colossi più importanti ancora in mano pubblica: Eni, Enel, Terna, Poste Italiane, Gse o Finmeccanica, solo per citarne alcuni. E purtroppo temiamo l’assalto alla diligenza da parte della casta dei partiti, che si prepara all’ennesima scorpacciata di poltrone”. Lo dicono i deputati del M5S che oggi hanno presentato un’interpellanza al ministero dell’Economia, a prima firma Vallascas, in relazione ai criteri di designazione dei dirigenti delle partecipate.
“Intanto – denunciano – ci chiediamo dove siano finiti i tre sottosegretari e i due viceministri del Mef, visto che oggi è venuto a rispondere un sottosegretario alle Infrastrutture. E nel merito non possiamo più tollerare stipendi da nababbi per manager di società inutili che potrebbero essere tranquillamente accorpate o assorbite dalle strutture ministeriali. Senza dimenticare i procedimenti penali che coinvolgono diversi dirigenti oppure i casi, citati in questi giorni anche dal Corriere della Sera, di società che hanno più amministratori che dipendenti”.
Il gruppo M5S Camera conclude: “Bisogna subito sospendere le nomine in società inutili e improduttive. E’ necessario dare al Parlamento chiarimenti e anticipazioni sullo stato di avanzamento della selezione. Ma soprattutto vanno rispettati i criteri di onorabilità, di competenza e di professionalità peraltro già previsti da una direttiva del Mef del giugno 2013”.
http://www.youtube.com/watch?v=sjFREIE2eIA&list=UUQMR0q4wNM8Rbe7W0UlX1jg
http://webtv.camera.it/archivio?legislatura=17&seduta=195&intervento=332367
Testo interpellanza – http://parlamento17.openpolis.it/atto/documento/id/37647
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