Cari iscritti,
a nome del Comitato Promotore di Alternativa mi rivolgo a voi – e a tutti i simpatizzanti – in un momento politico senza precedenti nella storia della Repubblica italiana. Siete stati con noi gli animatori di questa unica voce di resistenza, che i soliti noti vorrebbero spegnere per avere campo libero. Lo scioglimento delle camere è stato deciso per la prima volta in piena estate, mentre vige una legge elettorale che riassume tutti i peggiori incubi burocratici, pensata per rendere già normalmente ardua la raccolta firme per chi voglia introdurre elementi nuovi nella competizione elettorale, ma che diventa di gran lunga più ostica nel contesto delle ferie agostane, le quali portano milioni e milioni di persone lontane dalla propria residenza.
A ciò si aggiunge un altro fattore micidiale: anche i professionisti e i funzionari che possono garantire la vidimazione delle firme sono meno reperibili che in altri momenti dell’anno.
La combinazione di questi elementi eccezionali crea una barriera difficile da valicare, un intralcio strutturale che potrebbe espellere dal Parlamento già prima della campagna elettorale qualsiasi opposizione organizzata fuori da quel sistema che consocia il solito giro di partiti, a dispetto dei consensi potenziali, per via della tempistica quasi insormontabile attivata nel momento peggiore dell’anno. In altre parole, siamo dentro un’emergenza che tronca bruscamente il nostro lavoro di paziente costruzione di un’opposizione plurale al sistema che in Draghi ha trovato, finora, la sua massima espressione, intanto che lo stesso percorso organizzativo a tappe di Alternativa viene soverchiato da un ordine di priorità sconvolgente, in cui ogni minuto che passa – letteralmente: ogni minuto – può fare la differenza fra avere ancora un’opposizione parlamentare o consegnare l’intera rappresentanza all’establishment.
In queste ore di assoluta urgenza stiamo parlando con altre forze politiche organizzate di opposizione, con la drammatica certezza che qualsiasi risultato di questi colloqui non potrà essere ottimale rispetto a quello che avremmo avuto con uno sviluppo normale. Tuttavia, faremo tutto il possibile perché sulle schede elettorali possa esserci una chance concreta di rappresentare quella parte del popolo particolarmente critica verso il potere dominante.
Il tempo permetterà di costruire progetti più consolidati con un percorso in grado di coinvolgere milioni di persone. L’emergenza ci impone ora di fare scelte legate alla specifica esigenza politica di non sguarnire qualsiasi sponda parlamentare per una parte dell’Italia oggi schiacciata ma che un domani deve avere tutti i canali istituzionali per potersi fare maggioranza. Vi chiediamo di essere con noi anche in questa fase che pure avevamo immaginato assai diversa e per la quale avevamo deciso insieme tutto un percorso di riunioni fino a settembre per un pieno coinvolgimento di tutti voi, che in questi lunghi mesi ci avete offerto sostegno morale per uscire dal silenzio cui ci volevano condannare i media e costruire insieme una rivoluzionaria proposta alternativa per il nostro Paese. Siate pronti a scendere ancora una volta nelle piazze con noi, per aiutarci nella raccolta firme in queste settimane e per non interrompere la connessione fra popolo e istituzioni.
Il futuro è nelle nostre mani e nei nostri cuori.
Un abbraccio,
Pino Cabras
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