L’ultima indecenza: il Cernobbio show, i Riotta ormai proliferano ovunque dalle testate giornalistiche alle televisioni nazarene, dalle fila della finanza privata a quelle dei presidenti delle partecipate (da lui nominati) plaudenti e ossequiosi celebrano il Silvan dei poveri: la glorificazione dei fallimenti renziani è ormai una ripetizione quotidiana dal famoso 0.7% di crescita del Pil (largamente dipeso dall’aumento delle scorte, +0,5% nel primo trimestre 2015, +0,4% nel secondo), alla presunta spinta ai consumi prodotta dai famosi ottanta euro, alla fittizia crescita dell’occupazione con la scandalosa sequela di annunci e smentite.
Dopo essere arrivato in elicottero, sia mai che usi un volo di linea o un treno, meglio un mezzo modesto come quello che lo portava in vacanza a sciare nella proletaria Courmayeur al costo di circa 8.400 euro l’ora, al Forum Ambrosetti esordisce :<<È finito il tempo dei salotti buoni>>, adesso infatti ne è rimasto solo uno, quello di casa sua ed è buono solo per il giglio magico. E ancora: <<La riforma del lavoro? Noi in un anno, Berlino in tre» bene qualcuno spieghi a Renzi la discrepanza tra il livello dell’occupazione in Italia e in Germania, ma sappiamo che lui questa differenza la conosce benissimo, dunque è una sonora presa per i fondelli..
Ma quale è il problema dell’annuncite che avvince il nostro caro Presidente?.. Forse il crollo nei sondaggi? Ecco che arriva l’antico cavallo di battaglia berlusconiano, tale padre.., l’abolizione della tassa sulla prima casa .. Via la Tasi chissà poi come verrà finanziata? 16 miliardi vanno via per le clausole di salvaguardia, per evitare l’aumento del’IVA, Bruxelles dice no a ulteriori margini di flessibilità (concessi solo sugli investimenti in grandi opere pubbliche). Altri tagli alla spesa pubblica??. Benché sia chiaro a tutti che non sarà l’abolizione della Tasi a scuotere l’economia e farla uscire dalla sindrome dello zero virgola, è necessario intervenire con un consistente sostegno alla domanda interna, cosa ripetuta a più riprese! quale soluzione più giusta se non il reddito di cittadinanza?
Intanto le menzogne SONO L’UNICO DATO IN CRESCITÁ
fonte www.andreavallascas.it
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