COMUNICATO STAMPA
«Teatro lirico, senza risorse e privo di programmazione»
Interrogazione del deputato Andrea Vallascas (M5S)
Cagliari, 10 marzo 2015 – «Una delle principali istituzioni musicali italiane, da sempre un’eccellenza per qualità e pregio delle proposte culturali, alle prese con una grave crisi sotto il profilo gestionale ed economico finanziario, tra ritardi e inadeguatezza nella programmazione musicale e discontinuità nei pagamenti di artisti e maestranze».
E’ quanto afferma il deputato del Movimento 5 Stelle, Andrea Vallascas, in un’interrogazione al Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, in merito alla grave crisi della Fondazione Teatro Lirico di Cagliari.
«Il Teatro lirico di Cagliari – spiega Vallascas – sta attraversando una fase di grave difficoltà che ha determinato un clima di profonda incertezza nelle attività dell’ente con effetti negativi sulla programmazione artistica, sulla stabilità dei rapporti contrattuali di artisti e maestranze, nonché sulla regolarità stessa nella corresponsione degli stipendi».
«Le conseguenze negative di questa situazione – prosegue – sono diverse. In assenza di una programmazione organica, che copra tutto l’anno in corso, non è possibile pianificare con adeguato anticipo una campagna di promozione e prevendita di spettacoli e abbonamenti. Tutto questo comporta un ulteriore danno alle casse dell’ente e soprattutto avrà degli effetti gravissimi in fase di definizione dei contributi FUS 2016 modulati in base all’attività svolta».
«Un esempio di inadeguatezza e ritardi nella programmazione artistica – aggiunge Vallascas – è il calendario di concerti, presentato in extremis, che ha preso il via lo scorso fine settimane. Concerti che hanno registrato un vero e proprio fallimento di spettatori».
«La nomina del neo sovrintendente – prosegue -, presentata come elemento di svolta per l’istituzione, non ha prodotto gli effetti sperati. Anzi, sembra che i primi provvedimenti assunti siano orientati a un riordino dei bilanci dell’ente con un contenimento della spesa e un ridimensionamento del personale. Appare invece assente un’impronta e un indirizzo artistico musicale necessari al rilancio dell’istituzione musicale per quanto concerne la qualità dell’offerta culturale e le conseguenti risultanze sotto il profilo della redditività delle produzioni e della buona tenuta dei bilanci».
«Al ministro – conclude Vallascas – vengono chieste le ragioni di questa nomina, se ci sia un progetto culturale di rilancio della struttura e se intenda intervenire per evitare che l’attuale immobilismo dell’ente abbia delle ripercussioni sulla definizione dei contributi FUS 2016».
fonte: www.andreavallascas.it
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